Apriamo gli occhi: estratto di vaniglia


Avevo cominciato a scrivere questo post diversamente.
Parlavo di abeti, di luci e calore natalizio; e lo farò, ma non ora.
Per il semplice fatto che, da qualche giorno, ho scoperto una ragazza.
L'ho scoperta tramite tantissimi blog che le hanno "dedicato" un post.
E anch'io mi aggiungo all'elenco; e lo faccio perchè, almeno per una volta, il mio interminabile preambolo abbia un senso.
Magari la conosci già, forse anche tu, come me, avrai già letto di lei; in caso contrario, trovo che sia utile almeno sapere della presenza di una fonte diretta e a stretto contatto con una realtà ancora molto sconosciuta.
Per ora ho letto, qua e là, qualche post suo blog, Probing intelligence.
Non starò a spiegare chi è e cosa fa nello specifico; se vuoi puoi scoprirlo proprio sul suo blog.
E se per sbaglio passi su questa pagina e stai leggendo queste righe, be' ti consiglio vivamente di farlo.
Un po' perchè è ricco: di storie, di pensieri e di vicende.
Vicende reali alle quali -suonerà un po' male- faccio quasi fatica a credere.
Suspence (questo è il suo pseudonimo) per prima trovo sia una persona-personaggio: così pittoresca, ricca di passioni e con un passato vivo.
E' una di quelle persone che, se conoscessi, mi farebbe venire un brivido; perchè non tutti abbiamo la fortuna di essere personaggi così unici.
Perlomeno, a me piacerebbe.

Ma quello che nel suo blog è veramente -oserei dire- istruttivo (come anche nel suo account twitter), è ciò che lei, in prima persona, documenta della guerra in Siria.
Parole ed immagini nude e crude: senza censure, ma aspre quant'è la realtà.
Ho già sentito qualcuno dire: "No, queste cose non vanno fatte vedere".
E di contro, forse sbagliando nel non rispettare quest'idea, io replico che invece è ciò che va fatto.
Perchè non ci si può cullare nelle centinaia e centinaia di chilometri che ci tengono lontani dalla Siria (come da qualsiasi altro Paese che viva una situazione simile); ed è grazie alle persone che ogni giorno rischiano la vita, per renderci consapevoli di ciò che accade anche al di fuori della nostra sicurezza giornaliera, che possiamo vedere la sofferenza a cui sono sottoposte persone come noi. E capire, anche se minimamente, ciò che vivono.
E' semplicemente giusto non girarsi dall'altra parte per soffrire di meno e vivere meglio. Perchè no, secondo me non basta il "Si, ma so cosa succede".
Con questo non dico che dopo aver letto le sue pagine o visto le sue foto ci si debba privare o sentirsi in colpa per le proprie fortune. Ma ecco, è anche un piccolo regalo che facciamo a noi stessi: ci aiutiamo a capire che il taglio di capelli troppo corto o la torta venuta male non sono poi così la fine del mondo.
Ed è sempre un ottimo modo per combattere l'ignoranza che, in questi periodi, sembra essere il bersaglio per la vittoria di chi è più "in alto" di noi.

***

Detto questo (perdona il brusco passaggio) io sto già cominciando a pensare al Natale e a ciò che mi potrà essere utile.
E dato che nel 90% delle ricette di Nigella Lawson, Martha Stewart & Co. è necessario l'estratto di vaniglia (qui in Italia quasi introvabile), ho deciso di farlo da sola.
E trovo che sia perfetto anche come regalo!
L'unica cosa è farlo subito: va fatto riposare almeno 3 mesi (e già siamo in ritardo), per raggiungere la miglior qualità a 6. Ma non penso succederà nulla se lo utilizzeremo poco prima!

Ingredienti e strumenti per 500ml
- 500ml di vodka
- 3 baccelli di vaniglia "freschi" (non secchi)
- una bottiglia vuota di vetro

Incidi per bene, in lunghezza, le bacche.


Inseriscile dentro ad una bottiglia, da almeno 500ml, e aggiungi la vodka.
Chiudila e agita per qualche secondo.
Se la bottiglia non fosse scura, ricoprila con carta stagnola o, se come me l'hai terminata, con un sacco nero della spazzatura (quelli piccoli da casa). L'importante è che sia sempre al buio.
Lascia riposare, in un luogo fresco, e ogni volta che ti ricordi agita l'estratto.
Puoi utilizzarlo dopo tre mesi.

Già il giorno dopo noterai un cambiamento nel colore, e più passerà il tempo maggiormente l'estratto si scurirà.
Inoltre, se nel frattempo farai dei dolci ed utilizzerai altre bacche, non gettarle via ma vai ad aggiungerle alla tua bottiglia.
Ho utilizzato la vodka perchè, dalle notizie acquisite in rete, è ciò che va a coprire meno il gusto della vaniglia stessa.
Che ne pensi? E vale sia per il regalo che per l'"introduzione"!




Ah, ultimissima cosa. Ti lascio con questa frase presa dal libro di Annia Ciezadlo, "I giorni del miele e dello zenzero". Se ti interessasse l'argomento sulle guerre in Medio Oriente, te lo consiglio (è un bell'excursous sulla sua vita tra Stati Uniti, Libia, Iraq, dal 2001 al 2008 circa) e questa, secondo me, condensa alla perfezione l'intreccio tra informazione e cucina che viene fuori dal suo romanzo.

"Nei primi anni di questo secolo, un giornalista austriaco, Karl Kraus, fece notare che, se ti rendessi davvero conto di ciò che effettivamente si nasconde dietro le notizie, correresti in strada urlando. Decine di volte sono corso in strada urlando, ma sono sempre riuscito a rientrare a casa in tempo per la cena."
Jim Harrison, The Raw and the Cooked: Adventures of a Roving Gourmand.

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