Vivere la vita: Madrid.

Disclaimer! Le foto di questo post sono state fatte con una macchina anteguerra incapace di rendere giustizia alla città.

Un viaggio che comincia con un ostello per incontri occasionali a pagamento.
Non è certo l'inizio che avevo sognato per il mio viaggio nella capitale spagnola.
On-line trovo un ostello in pieno centro a buon prezzo, ottime recensioni con foto di camere piccole, ma ordinate e luminose. Eh però le stanze, dal vivo, sono leggermente diverse: quattro metri per tre che puzzano di fogna, nessuna finestra se non un buco nel muro chiuso con un'asse di legno, la vasca ai piedi del letto, ed un water intasato dietro al separè di plastica.
"Mi scusi, il bagno non funziona", diciamo al proprietario in canottiera bianca, che tentavamo invano di chiamare da mezz'ora.
Mugugnando qualcosa in spagnolo scompare per ritornare con uno stura lavandini che una volta utilizzato riporta indietro gocciolante.
"Se dovesse capitare di nuovo è a disposizione", ci dice. 
Che gentile...
Dopo un grosso pianto mio, l'incertezza del Ragazzo Economista e dopo aver scoperto che l'ostello vedeva più prostitute che turisti, abbiamo deciso di perdere la caparra della prima notte e cercare un altro appoggio, non facile in pieno agosto.
Quella che chiamo fortuna in realtà è stata gentilezza e bontà ed altruismo del personale dell'albergo Petit Palace Tres Cruces in cui siamo entrati unicamente per chiedere informazioni: dopo aver compreso la situazione, ci hanno dato una camera a metà prezzo, raccomandandosi pure di non farci problemi nel caso l'avessimo trovata troppo claustrofobica.
Dopo averli ringraziati in ogni modo possibile (e la nostra gratitudine ci ha portato a ripetere il gesto ad ogni entrata ed uscita), è cominciata la conoscenza con quella città che vedevo per la prima volta.
Gli Indignados nel 2011
Madrid è viva e moderna, ma in modo diverso da altre grosse metropoli come Londra; non conosce solitudine, i grandi ritmi ti lanciano nella centrifuga della vita notturna ed è strano come le persone, anche i perfetti sconosciuti, sembrino far parte di una comunità unita.
La frenesia condivide il posto con la convivialità, regalando alla città un aspetto da capitale ma un animo da paese.
D'estate la vita comincia quando le prime luci cominciano ad allontanarsi, e le piazze e le strade del centro diventano punto d'incontro.

Plaza Mayor e Puerta del Sol sono docce dove lavarsi di dosso il proprio stile di vita ed immergersi in quello madrileno; davanti alle entrate dei ristoranti i camerieri tentano di convicere i passanti a fermarsi per un boccone (questo rendere difficile controllare i menu ed i prezzi), mentre gli autoctoni vengono portati dall'abitudine nei locali con le migliori tapas.

Di giorno il cuore pulsante di Madrid si sposta nel suo polmone, il Parco del Retiro, ad una manciata di minuti di metro dal centro. In questo enorme giardino studiato per il piacere di Filippo IV, puoi passeggiare circondato da sportivi in rollerblade o artisti di strada, e rilassarti affittando una barca a remi sul laghetto davanti al monumento ad Alfonso XII (proprio qui, la domenica, vari musicisti si riuniscono per animare il parco).
Il Parco del Retiro

Nella zona nord della città si trova il Paseo de la Castellana, un enorme viale con sei corsie centrali, sul quale si trova un itinerario diciamo...moderno: partendo dalle Cuatro Torres Business Area, un complesso formato dai quattro grattacieli più alti della Spagna, si può scendere fino al distretto finanziario alla Puerta de Europa de Madrid, dove due torri inclinate l'una verso l'altra costeggiano il corso; infine si prosegue fino a raggiungere un tempio sacro per qualsiasi amante del calcio: lo stadio del Real Madrid, il Santiago Bernabéu.

Due mete imperdibili per chi invece ha l'animo artistico sono ovviamente i musei più famosi di Madrid: il Museo del Prado in cui ammirare opere grandiose come 3 maggio 1808 e la Maja vestida e la Maja desnuda di Goya, ed il Museo Nazionale Reina Sofia dove il famoso Guernica affolla la sala che lo ospita. 

Potrei scrivere ancora di decine di attrazioni come il Palacio Real, la Plaza de Toros de Las Ventas, Gran Via; ma quando si parla di viaggi gli elenchi ed i consigli perdono ogni valore se non si assapora il gusto della scoperta non pianificata; se a Londra ho amato perdermi e a Copenhagen stupirmi, Madrid mi ha fatto sentire viva
E' per chi ha voglia di integrazione, per chi ama la folla; è una città eclettica e passionale e caotica, fatta di questi elementi di per sè forti che si fondono scoppiando in quella che è la movida madrilena
 
Ventagli, vestiti da flamenco, le corride e l'orso con il corbezzolo, simboli fortemente caratteristici -e a volte discutibili- che si caricano di fascino perchè subito ricondotti alla capitale spagnola.
Per questo devo contraddire Hemingway che ha detto: "Non credo che piaccia la prima volta che ci si va".
Una città che non ti lascia solo non può non piacerti.

Alcune note
Madrid è uno dei luoghi dove ho mangiato meglio: merita un intero post con i consigli ricevuti da chi ci ha vissuto per due anni.
I musei hanno giornate ed orari in cui l'ingresso è gratuito: controlla anche all'ultimo perchè ci è capitato venisse cambiato.

Cosa e dove mangiare a Madrid.

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