Cena in bianco Torino 2014 - la mia esperienza.


Non sono Miss Mondanità. Diciamo che io e Kate Moss avremmo ben poco da spartire, ecco.
Però alcuni eventi mi spingono a riporre il mio animo da anziana precoce e partecipare; come è successo con la cena in bianco Torino 2014, un concentrato di stimoli che mi ha incuriosita dal primo post su Facebook: la location segreta, la cura dei dettagli, l'unione di migliaia di persone.
Mi sono documentata. Preparata. E' arrivata la pioggia. Cena rimandata.
Nuova data: 29 giugno.
Una domenica presagita dal cielo livido e dall'asfalto lucido.
Ma l'organizzatrice, sempre aggiornata sul meteo, rassicurava tutti via etere.
E all'orario d'incontro il soffitto torinese non faceva più paura.


Il salotto, come viene definita piazza San Carlo, abbracciava più di 11.000 persone pronte a condividere una serata con la modalità del pic-nic ma l'eleganza del ristorante.
Le tovaglie bianche regalavano il buon gusto ad assi di legno e tavolini da campeggio, e su questi la fantasia della gente diventava buon gusto: centrotavola fatti a mano, porcellane ben disposte, tovaglioli di stoffa piegati come si sa fare solo dopo aver cercato un tutorial (o si ha un ristorante cinese!)
Noi abbiamo apparecchiato secondo un gusto non del tutto definibile, con due palloncini indomati dal vento e dei piatti recuperati all'ultimo minuto; ma ha fatto colpo sulle nostre vicine di tavolo, ed è stata una soddisfazione.

  
Le peonie di tovagliolo DIY di questo post
 

Dopo aver abituato gli occhi al candore della piazza, potevi guardarti attorno e scoprire le scelte degli altri; cappelli a cilindro, velette, cerchietti, ghirlande di fiori. Anche sulle persone più improbabili.

 

Gli ospiti della cena ricoprivano il range completo, e a pensarci è stato strano partecipare ad un evento dove sono presenti il bambino in carrozzina, i trentenni andanti come noi e gli ultrasessantenni.
Dal mio profilo Instagram.

  

La cena veniva animata da brindisi frizzanti e brilli, dallo sventolamento dei tovaglioli e da applausi a persone che festeggiavano chissà cosa.
Bellissima l'idea di far passare un quadernetto della Cena in bianco, su cui scrivere un pensiero o una cavolata.


Cibo e vino, parole e sorrisi e battute hanno inondato piazza San Carlo; in un attimo il cielo si è incupito della notte che arrivava, e i lampioni si sono accessi, e così le candeline, le candele, le lanterne, che con difficoltà bruciavano inibite dal vento fresco.

E con loro l'intimità, la serenità della stanchezza; chi parlava, chi si rilassava. E chi disegnava (se potessi mi scuserei con questo ragazzo che ho fissato e fotografato di nascosto).
 

A mezzanotte ogni partecipante doveva aver sgomberato tutto, e viste le foto di chi c'era ancora, la piazza è stata lasciata immacolata.

Come in ogni cosa, le polemiche non sono mancate: "nulla di culturale", "occupa il suolo pubblico", "un evento niente di che", e altri blablabla sulla scia del senontrovodaridirenonsonocontento.
Dietro però, c'è l'organizzazione di Antonella Bentivoglio d'Afflitto, l'aiuto dei White Angels (volontari presenti alla cena e pronti a darti indicazioni sullo svolgimento), fino alle aziende che con un contributo libero hanno premiato alcuni partecipanti.
Dal mio profilo Instagram.
L'organizzatrice è quella al centro :)

Fatto sta che più di undicimila persone si sono incontrate in una delle più belle piazze italiane, solo in base a direttive lette su internet.
E se ad unire le persone basta un po' di cibo, un vestito bianco e qualche risata, perchè no?


Per foto più belle delle mie, visita le gallerie sul blog unconvenionaldinner.blogspot.it

Etichette: , , , , , , , , ,