Cara Alice...


Cara Alice,
 ti scrivo in un momento di gran relax.
Finalmente l'estate è andata in vacanza, ed il lavoro è tutto dell'autunno.
La voce di Dean Martin esce dal giradischi cantando "You're nobody till somebody loves you", la coperta di pile arancione ed il batuffolo di cane mi riscaldano.
Qualsiasi pensiero con il più piccolo carico di negatività si dissolve insieme alla luce, che va via sempre prima.
Come potrei non essere rilassata?
E' il mio nostro periodo dell'anno preferito.

Ti scrivo perchè domani 25 settembre 2013 -ma sarebbe meglio dire oggi, quando questo sarà pubblicato- farai 25 anni.
Sappiamo entrambe che non sei mai stata particolarmente un'amante del tuo compleanno; ma quest'anno è diverso.
Hai sempre visto il quarto di secolo come l'età in cui si è ormai grandi. Maturi. Con un'identità.
E invece, arrivata al quarto di secolo, ti rendi conto che le certezze non si fondano sulle primavere.
Ti ritieni immatura tanto quanto una diciottenne; sai con esattezza ciò che vuoi come un bambino con la possibilità di scegliere solo un tipo di caramelle in un negozio di dolciumi.
So che di fronte agli altri ti senti come la libreria Billy di IKEA paragonata a quella in legno massiccio di Maisons du monde.
E so anche tutte le altre difficoltà indigeste che tenti sempre di digerire.

Ma ora che sono rilassata, e il problema maggiore è scegliere se bere acqua naturale o frizzante, te lo dico con il cuore in mano, mettendo anche da parte quel mio pudore per le parolacce.
ROMPI MENO LE PALLE.
Vivi con più serenità.
Fallo. Ma fallo davvero!
Hai 25 anni, e se nella tua testa questa era l'età della maturità -cosa che hai capito non corrisponde al vero- fregatene.
Ecco, devi imparare a fregartene un po'.
Di quel che possano pensare gli altri, di come possano giudicarti.
E smettila di far paragoni; smettila di piagnucolare, smettila di preoccuparti, smettila di vergognarti, smettila di abbassare gli occhi, smettila di morderti le labbra, smettila di aver paura di tutti.
Affronta le paure senza paure aggiuntive.
Abbi un po' più di coraggio e fiducia e sicurezza, chè non tutti sono pieni di fisime come te.
Insomma, rompi meno le palle. Agli altri e a te stessa.

Nessun buon compleanno.
Ti auguro solo di riuscire, pian piano, in tutto questo; so che per te sarebbe più facile scalare l'Everest (se magari ti facessi un po' di muscoli), ma in fondo credo tu ne sia capace.
O almeno lo spero, visto che dobbiamo passare la vita insieme.

Per forza di cose, tua per sempre.


Te stessa

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