Voglio essere bella (dentro): crostata-dessert di cioccolato (alla terza).


Ho gli occhi verdi di mio padre, il naso un po' a patata di mia madre.
I capelli sono biondo cenere come mio zio, e ho le labbra della mia bis-nonna materna.
Sono ansiosa e timida come mio padre, e amo la creatività come mia madre.
Ho la pelle chiara di lui e sono lunatica come lei.
Credo, però, che al momento della formazione del corredo genetico della sottoscritta, i miei parenti non si siano messi d'accordo su chi donarmi il livello di autostima e sicurezza in se stessi.
Ne sono totalmente priva, o perlomeno non ne ho abbastanza per non sentirmi sempre come l'Alice quindicenne. 
Una quasi venticinquenne adolescente. 
Guardarsi allo specchio e ogni volta trovare qualcosa da criticare: le gambe troppo corte, i capelli troppo crespi, persino le mani poco belle.
Ma se mi si presentasse davanti un essere dalla pelle blu, il sorriso smagliante e senza gambe (o dalla pelle scura e direttore di un giornale in una cittadina chiamata Storybrooke - vedi un po' tu, dipende se sei più da telefilm o cartone), non esprimerei il desiderio di essere più bella, più soda o più slanciata.
Chiederei se fosse possibile dotarmi di quella sicurezza che non ti fa sentire a disagio ovunque; che non ti fa sembrare ridicolo come se fossi in pigiama in mezzo alla gente, e di conseguenza con l'ovvia tranquillità con cui si dovrebbero affrontare certe situazioni, definite comunemente "vita".
Vivere di silenzi con gente nuova ti rende invisibile e noioso, ed è uno dei modi peggiori per sentirsi brutti.
Perchè in alcune situazioni vedi la realtà in faccia; e chiacchiere e risate a cui assisti soltanto, sono come una pugnalata in pieno petto.
E lì la voglia di arrabbiarti perchè vorresti ma non riesci sfocia poi in lacrime di dispiacere puro.

Nessun viso perfetto o corpo da modella potrebbe togliere questo macigno che mi tiro dietro. 
Perchè (fortunatamente), un bel carattere batte qualsiasi metro e ottanta.

***
Ma bando alla tristezza di tre giorni fa, quando ho buttato giù il pozzo di tristezza qui sopra, è certo che se dovessi essere un dolce sicuramente opterei per questa torta: bella e buona da morire. :)
La ricetta è in parte questa, ma alla fine l'ho cambiata usando la frolla di Montersino, modificando il ripieno per la mancanza di heavy cream (grazie ad un suggerimento de l'Araba Felice trovato qui) e aggiustando la glassa troppo densa per i miei gusti.
Alla terza perchè il cioccolato è sia nella base, che nel ripieno, ed anche nella glassa!
Il risultato è quasi un dessert: la base è morbida, ed il ripieno si scioglie in bocca.
Ed è un altro ottimo modo per usare ancora le uova di Pasqua!

Ingredienti per una tortiera da 22cm 
Per la frolla
- 235g di farina 00
- 100g di zucchero a velo
- 15g di cacao amaro
- 150g di burro a temperatura ambiente
- 40 g di tuorli (2-3 uova circa)
- ½ baccello di vaniglia (omettibile)

Per il ripieno al cioccolato
- 225 g di latte
- 100g di burro
- 250g di cioccolato al latte
- 2 uova
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia (omettibile)

Per la glassa
- 60g di cioccolato al latte
- 3 cucchiai di panna da cucina o da montare
- 2 cucchiai di acqua
- 1 cucchiaio di glucosio o miele

Prepara la frolla setacciando la farina con il cacao, crea la fontana ed al centro aggiungi tutti gli ingredienti che lavorerai con la punta delle dita fino ad ottenere il classico panetto.
Fallo riposare in frigorifero per almeno mezz'ora (ma ti consiglio un po' di più - io ho preparato la frolla la sera prima).
Una volta passato il tempo necessario, accendi il forno a 180°C.
Prendi il panetto e lavoralo un po', in modo da ammorbidirlo (se lo tieni solo mezz'ora in frigorifero probabilmente non ce ne sarà bisogno).
Imburra e infarina con il cacao una tortiera da crostata (22cm).
Ora spolverizza il piano di farina e stendi la frolla con il mattarello, allo spessore di circa 7-8 mm (deve essere appena più grande della tortiera).
Portala sulla teglia (puoi aiutarti con il mattarello arrotolandola su di esso) e, delicatamente, falla aderire alle pareti. Fai scivolare sopra il mattarello in modo che l'eccesso d'impasto si stacchi perfettamente.
Bucherella il fondo e comincia a preparare il ripieno.


Scalda il latte (che sia in un pentolino o al microonde) e sciogli all'interno il burro.
Aggiungi poi la cioccolata e lascia riposare un attimo, in modo che si ammorbidisca.
Mescola, e una volta sciolto totalmente, aggiungi le uova, il sale e l'estratto di vaniglia, amalgamando il tutto alla perfezione.
A questo punto inforna per non più di cinque minuti la frolla, in modo che cominci a cuocersi un po'; dopodichè apri il forno, e aggiungi il ripieno (essendo liquido non ti conviene togliere la teglia e rimetterla - dovresti fare l'equilibrista per non farne uscire!)
Lascia cuocere per circa 25-30 minuti, o fino a quando, toccando delicatissimamente la superficie (non andare deciso con il dito!) non sentirai che è morbida ma "legata".
Una volta pronta lascia raffreddare completamente.


Per preparare la glassa non devi fare altro che scaldare la panna e l'acqua, e aggiungere il cioccolato ed il glucosio o miele, mescolando finchè non otterai una crema liquida e lucidissima.
Se hai una teglia a cerniera togli la crostata e appoggiala su un piatto, altrimenti versa direttamente sulla superficie la glassa, e facendo ruotare la base crea uno strato omogeneo.



Alcune note
Se non hai una teglia a cerniera per crostate, ti sconsiglio di tentare di sformarla, a meno che tu sia disposto a ritrovarti un dolce probabilmente a pezzi (ma sempre buono).
Il cioccolato può avere la percentuale di cacao che preferisci, ma concordo con l'opinione della ragazza da cui ho copiato la ricetta: da il meglio non oltre il 65%.
Per la base il cacao da usare sarebbe amaro, ma ho provato anche con quello zuccherato (proprio in queste foto), ed è sempre ottima.
Se prepari la frolla la sera prima sarà molto veloce da fare: in una giornata fatta davvero di contrattempi, nervosismi e pasticci (senza dimenticare le foto) l'ho preparata in mattinata.



Con questa ricetta partecipo al contest di Valentina de La ricetta che Vale: non tanto per vincere, quanto per festeggiare il compleanno del blog di una delle prime ragazze che ho conosciuto in questo mondo.
Auguri Vale!

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