Propositi-non propositi: concepiamo la pasta madre nella maniera più semplice possibile?


Ogni 31 dicembre ho sempre indossato qualche cosa di rosso, e cercato di vestirmi e truccarmi in maniera consona.
Ogni 1° gennaio mi sono ritrovata con qualche classico proposito a cui credevo fermamente, sebbene nel profondo sapessi che sarebbe stato impossibile farli durare più di due settimane.
Mangia meno porcate 'chè ora sei giovane, ma ti voglio vedere tra qualche anno con il metabolismo imbradipito.
Cerca di sorridere di più e sforzati di parlare con gente nuova.
Usa un'agenda per ricordati il giorno prima, e non quello dopo, gli impegni che hai.
Questi 31 dicembre e 1° gennaio mi sono rivoluzionata.
Il trucco era uguale a quello che uso tutti i giorni, ho tenuto gli occhiali, ho brindato indossando i  pantaloni di una tuta, niente sulla mia persona era lontanamente sulle sfumature del rosso ed alcuna intenzione è stata programmata.
Ho degli obiettivi, ho voglia di cambiamenti, di entusiamo, di novità, di speranze, e di passioni, ma dovranno venire da se, con un impegno privo di troppi obblighi.
Cercherò di mangiare bene, ma non rinuncerò alle patatine.
Cercherò di far movimento, ma non sarò sempre lì a correre.
Cercherò di aprirmi agli altri, ma non soffrirò per cambiarmi.
Cercherò di essere più obiettiva. Cercherò di ordinarmi gli impegni e di prendere le cose prive di una vera gravità, con tranquillità.
Non ci riuscirò totalmente, lo so. Ma forse senza obblighi sarà più facile; respirerò comunque anche senza obbligarmi a farlo.
Sono lunatica, quindi non mi stupirei se tra cinque minuti mi ritrovassi in lacrime odiando questo inizio anno, ma mi sento propositiva; i numeri dispari non mi sono mai piaciuti, e mi sento pronta ad affrontare questo '13, con tutti gli ostacoli e le prove a cui mi sottoporrà.
E' iniziato con un microscopico dispiacere quotidiano, ma ho apprezzato il fatto di trovarmi in montagna, uno dei luoghi che amo di più; mancano 362 giorni al prossimo nuovo anno...ce la farò? :)

Comunque sia, non avrò indossato nulla di rosso, non avrò pensato a dei veri propositi, ma non posso rinunciare a dirti AUGURI, sperando che ti aiuti ad avere un anno pieno di amicizia, belle novità, passione, amore, grandi emozioni, avventure e tutto ciò che ti servirà per sentirti vivo!


***
Questo è uno dei propositi-non propositi che spero di mantenere.
Ho già tentato altre due volte, ma la prima avevo preso la cosa sottogamba, la seconda c'è stato l'accidentale avvelenamento della mia Evita (si, le avevo anche dato un nome...) con del ragù e delle foglie d'insalata.
Non è una ricetta collaudata e riuscita, ma è una prova che mi piace poter condividere "in diretta" con te.
Ora come ora, a quasi un giorno dal concepimento, sta crescendo a vista d'occhio, quindi come metodo funziona! Bisogna vedere se sarò in grado di mantenerla!


Ingredienti 
- 100g di acqua frizzante
- 200g di farina 00
- 1 mela piccola molto matura

Il mio proposito-non proposito segnato sull'agenda
(e la mia tremenda grafia con il tremendo errore di doppia)

Prendi la mela e lavala perfettamente sotto l'acqua corrente: io l'ho strofinata per bene con del bicarbonato.
Dopodichè, in una ciotola, riducila in purea aiutandoti con una grattugia.
A questa vai aggiungere l'acqua frizzante.
Pesa la farina e mettila su un piano pulito; crea la fontana e all'interno aggiungi l'acqua filtrandola con un colino.
Impasta per bene fino ad ottenere una pallina morbida e liscia, che andrai a mettere in un vasetto pulito di vetro (per ora ho utilizzato quelli grossi del miele).
Il tutto richiederà a dir tanto 10 minuti.
Metti poi il barattolo in un luogo con una temperatura che non sia inferiore ai 20°C, senza chiusura ermetica, e lascia riposare per 48 ore circa.
A quel punto dovresti avere una pasta visibilmente lievitata, pronta quindi a crescere e rinforzarsi con i rinfreschi.

Note
Questo metodo l'ho creato unendo i procedimenti più utilizzati, cercando di diminuire il più possibile l'impegno impiegato: quindi nessun rinfresco giornaliero per intere settimane, nessun bagno per giorni e giorni, o misurazione della durezza dell'acqua e del suo pH.
Puoi utilizzare anche acqua naturale, ma quella frizzante da una piccola aggiunta di anidride carbonica.
Volendo potresti usare anche altri tipi di farina, ma meglio cominciare con la 00: quelle integrali, ad esempio, permettono sì l'aumento di acidità e lo sviluppo dei microorganismi, ma molto più lentamente.
Il contenitore è meglio che sia di vetro in modo da poter osservare la formazione degli alveoli.
Se la fai in inverno, vicino al termosifone sarà il luogo perfetto per "attivarla".
Non devi chiudere il barattolo ermeticamente (in particolare se lo lasci vicino ad una fonte molto calda) per far si che non si crei della condensa e quindi delle possibili muffe.
In base alle caratteristiche di farina e acqua (e alla temperatura) la pasta potrebbe impiegare anche più tempo per crescere; l'importante è notare l'aumento di volume (anche se lento).
E sicuramente si formerà una crosticina in superficie, ma non è assolutamente un problema visto che la eliminerai durante i primi rinfreschi.



Ripeto, questo è un esperimento con un mix di tecniche classiche per fare la pasta madre.
Non so se andrà a buon fine, ma da quando ho scattato le foto sono passate alcune ore ed il mio lievito (ancora senza nome) è cresciuto e si sta popolando di tantissimi alveoli; e a differenza delle altre volte l'odore non è acido!
Mi sono informata ovunque, ma se hai qualche consiglio o critica fammi assolutamente sapere e...vediamo tra qualche giorno come sarà! :)

Aggiornamento del 09/01/'13 qui

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