AAA lavoro cercasi: latte condensato.



L'ho già detto: l'altra settimana è stata piena.
La parte che più mi ha fatta penare è stato quello che aspettavo da tanto.
Un colloquio.
Sono quel genere di persona che vuole trovare un lavoro per crescere ma che allo stesso tempo trema quando squilla il telefono.
Ora, immagino che anche tu, ad ogni colloquio, abbia passato il giorno prima -o perlomeno le ore precedenti- con le mani gelide, il mal di pancia e l'ansia da prestazione.
Almeno una delle tre cose (in caso contrario, odio il tuo autocontrollo).
Mi è sempre capitato: a scuola per l'interrogazione, all'università per l'esame e ora per questo.
Quando ho un colloquio tento di riscaldare (inutilmente) le mani tenendole sotto le gambe, per evitare un (assicurato) effetto d'algor mortis; cerco di fare respiri profondi per tranquillizzarmi e non farmela nella mise studiata attentamente. E recito tanto.
Quando ho un colloquio.
E quando, inaspettatamente, me ne capitano di più tutti insieme?

Mercoledì 24. Ore 08.30. Ufficio farmacie comunali.
L'appuntamento era stata fissato per la semplice bontà di cuore della Dottoressa che aveva ricevuto il mio curriculum vitae.
"Giusto per vederci e conoscerci", mi aveva detto la settimana prima.
E non avendo una laurea in farmacia, nè essendo loro in cerca di qualsivoglia figura professionale, ho pensato che sarebbe stata una semplice chiacchierata.
E così è stato.
Ma ho visto, mentre recitavo la parte dell'estroversa, gli occhi della Dottoressa analizzarmi attentamente.
Osservava i miei capelli, guardava la giacca e sorrideva.
E quando pensavo di essere quasi al capolinea, pronta per scendere e prendere una boccata d'aria, è saltata su.
"Però ora che ho la possibilità di vederla, visto che non ha la foto sul curriculum...sa, quando uno lo riceve quello che può capire sulla persona è limitato..."
E dentro di me pregavo: <<Finisca la frase, finisca la frase, finisca la frase>>
"...a proposito, perchè non ha messo la foto?"
Devo averle risposto qualcosa come: "E' che vengo veramente molto male in foto. Non che sia bella, ma in foto peggioro parecchio", ma nella mia testava continuava a frullare: <<Finisca la frase, finisca la frase, finisca la frase>>.
Dopo avermi fatto penare con qualche altra divagazione, mi ha gentilmente fatto una proposta.
"La passerei al mio collega che si occupa delle attività di promoter nelle farmacie".
Alchè il mio corpo è entrato anche in rigor mortis.
Ore 8.50. Secondo ufficio farmacie comunali.
Altra chiacchierata informale con un secondo Dottore.
Altra recita.
Ore 9.10. 
Il suddetto Dottore, convinto dalle mie (senz'altro ottime) doti recitative, ha smobilitato le sue due segretarie per chiamare non una, non due ma ben tre aziende in cerca di promoter.
Ha parlato con i direttori e mi ha fornita di tutti e tre i numeri.
"Mi raccomando, le prime due le chiami oggi, l'altra che non ho ancora contattato, domani. Sapranno chi è lei, ma faccia il mio nome".

Ora, sarei in grado di scrivere minuziosamente ogni dettaglio di ciò che è accaduto dopo, ma renderei il post più lungo di quanto già non faccia normalmente.
Diciamo che ho dovuto fare poco più di una dozzina di chiamate, e varie ore di attesa per i tre colloqui.
Ma se tutto va bene, tra meno di due settimane dovrei cominciare come promoter per un mese.
Dopo più di due anni la ruota comincia a girare?
Intanto vivo con l'agitazione e la paura. Sono felice, non potrei non esserlo, ma ho paura.
Come mi hanno detto ad ogni colloquio: "E un bel lavoro perchè vedi sempre gente nuova, devi chiacchierare molto e convincere a comprare il prodotto; e mi sembra un lavoro adatto a te".
Per una che in realtà è timida all'inverosimile, introversa, e non ama l'idea di dover elogiare un prodotto che vale ben poco quel che costa, è proprio il lavoro perfetto.
Quindi si, ho sbagliato tutto. Dovevo fare l'attrice.

***
In quest'ultimo periodo ho bisogno sempre di cose buone che mi tirino su; e questo latte condensato è nato proprio grazie alla bilancia mal funzionante, con una bella dose di mia distrazione che ha lasciato il latte sul fuoco troppo a lungo.
E poi è una delle ricette più semplici che si possano fare!

Ingredienti per circa 250ml di latte condensato
- 500 g di latte intero
- 150-200 g di zucchero
- 1 cucchiaio di burro

Metti in una pentola grossa (è perfetta quella alta e stretta per la pasta) i due ingredienti, e gira con una frusta finchè lo zucchero non sarà sciolto.
Metti sul fuoco a fiamma alta, ricordandoti di girare spesso.
Stai attento perchè quando il latte inizierà a bollire tenderà a "gonfiare": per questo ci vuole una pentola capiente. Nel caso non l'avessi, tieni il fuoco più basso.
Dopo 20-30 minuti controlla la densità del latte: abbassa il fuoco e, mescolando, fai andare via la schiuma; prendi un po' di latte e lascia cadere qualche goccia in una tazzina. Dovrà avere, ovviamente, la consistenza del latte condensato.
Se fosse ancora liquido, lascia bollire ancora qualche minuto, e ripeti la prova.
Una volta pronto, travasalo subito nei barattolini da marmellata e conservalo in frigorifero.



Alcune note:
Sarò sincera, non so per quanto tempo si conservi (anche se la presenza di molto zucchero limiterà sicuramente la formazione di batteri), ma posso assicurarti che se ami il latte condensato quanto me, difficilmente rimarrà nel frigorifero a lungo.
Le quantità che ho segnato dipendono dal tuo gusto: l'ho scoperto usando 2 parti di latte ed 1 di zucchero ed era troppo stucchevole, quindi 200g sono perfetti se ti piace molto dolce.
E non è da poco il fatto che facendo il latte condensato in casa risparmierai molto di più che comprandolo già pronto. Tanto il gusto è identico!
Riprovando a farlo ho notato che il gusto migliore con l'aggiunta di un po' di burro (ho modificato la ricetta appositamente).



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