In poco tempo: focaccia alle patate con pomodorini.


Sono una persona molto abitudinaria, non amo cambiare le mie azioni quotidiane più del dovuto.
Per me le superiori erano perfette: 6.40 sveglia, 7.20 pullman, 8.00 entrata a scuola, 1.30 uscita da scuola, pomeriggio per studiare, sera per rilassarsi. Così dal lunedì al sabato. La domenica, per quanto fosse bello riposarsi un po' di più, non l'ho mai sopportata molto.

Ora, anche se di meno, continuo con i miei piccoli gesti di routine.
Non guardo molto la televisione, ma quando arrivano le 6 meno 10 mi fiondo in sala o in cucina per la mia sit-com preferita; quella che guardavo quando ero piccola pensando se, chissà, da grande avrei avuto anch'io un gruppo di amici come quelli.
Oppure, da quel che sento in giro, sono una delle poche persone che amano entrare in un supermercato per fare la spesa; però solo se si tratta di quelli che mi piacciono. Gli altri li trovo disorganizzati e poco forniti - o forse è solo perchè non sono quelli in cui vado da quando sono nata (il che rafforzerebbe la tesi sulla mia abitudinarietà).

Fatto sta che nella mia vita, da sei anni a questa parte, ho un obbligo che non sopporto. E non lo sopporto perchè non dovrebbe far parte di me, dei miei genitri o di mia sorella. Ma c'è, e l'unico giorno in cui ci possiamo sentire più (o meno) liberi è il sabato.
Ecco, il sabato possiamo respirare un po'. Svegliarci, sapendo che possiamo andare a fare un giro sotto i portici in centro, senza dover mettere il piatto di pasta pronta sul tavolo alle 12.30. Nè dover star chiusi in casa per cucinare la solita minestrina con il dado da servire alle 19.30.
Solo quel giorno ci riprendiamo da questo lato di una routine che non ci appartiene; e la voglia di preparare qualcosa di più sfizioso, che richieda maggior tempo, un po' ci viene.
Ed è bello mettersi lì, con la cucina sempre un po' buia e la luce bianca che entra dalla porta sul giardino, per preparare il pranzo. Senza un menu fisso e quell'ansia che ti salta sulle spalle e ti sussurra di dare un'occhiata agli orari prestabiliti.

Quindi, mentre mia sorella preparava delle untissime -ma ottime- patatine fritte in tutte le forme possibili ed immaginabili, io ho provato ad inventarmi una focaccia alle patate. L'unica fretta che avevamo era la nostra fame. Quindi ho cercato qualche escamotage per abbreviare i tempi.
Be', non le avrei dato un centesimo, e invece...



Ingredienti per una teglia quadrata (35cmx35cm)
- 300g di farina di semola di grano duro rimacinata
- 500g di patate piccole (importante per i tempi brevi)
- 13g di lievito di birra (mezzo cubetto)
- 150g d'acqua
- 2 cucchiaini di miele
- 15g di sale
- 2 pomodori
- origano
- olio e sale grosso q.b.

Per far più veloce non ho fatto bollire le patate ma le ho cotte al microonde. Se non ce l'hai o hai tempo usa il metodo classico.
Altrimenti prendi una patata e avvolgila in un tovagliolo di carta o in un pezzo di scottex, bagnala con l'acqua del rubinetto e mettila in un piatto.
Fai lo stesso con tutte le altre e poi metti nel microonde, alla massima potenza, fino a che, toccandole, non le sentirai morbide (circa 10 minuti). Ovviamente più sono grandi più tempo impiegheranno (e ti converrà bagnarle qualche volta in più).


Quando sono cotte mettile direttamente nello schiacciapatate e spremile in una ciotola (o sul piano da lavoro - io lo avevo pieno e non c'era spazio).
Aggiungi la farina e amalgama un po'.
Fai poi sciogliere il lievito di birra nell'acqua e uniscila al composto della ciotola. Mettila un po' alla volta, soprattutto se le patate le hai fatte bollire; così non rischi di ammorbidire troppo il tutto.
Mentra amalgami aggiungi i due cucchiaini di miele.
Quando l'acqua è stata assorbita completamente, metti il sale e lavora in modo da distribuirlo uniformemente nell'impasto, che deve risultare compatto ma morbido.


A questo punto lascia lievitare il più possibile. Io ho messo la ciotola insieme alla frutta sul balcone e nel giro di mezz'oretta l'impasto aveva quasi duplicato il suo volume.
Stendi a questo punto la focaccia sulla teglia una d'olio, utilizzando i polpastrelli per creare tante piccole "collinette", e lascia lievitare ancora.
Nel frattempo accendi il forno a 200°.
Farcisci poi con i pomodori tagliati a pezzetti, un filo d'olio, origano e un pizzico di sale grosso.




Dopo circa 20 minuti ho sfornato una focaccia bella dorata, ma con una mollica morbida e soffice.




Non posso dirti i tempi precisissimi delle due lievitazioni.
Quel che è certo è che non sono stati quelli che ti aspetteresti normalmente: soprattutto dopo aver steso l'impasto, ho infornato dopo 15 minuti (la fame era troppa).
Però sappi che, se è vero che se l'avessi lasciata di più, il risultato sarebbe stato migliore, con quei tempi brevissimi è venuta come mai mi sarei aspettata: soprattutto per la morbidezza e la totale mancanza di sapore di lievito.
Se hai voglia di qualcosa di sfizioso e non hai tanto tempo (o ne hai ma è la fame a comandare), perchè non provarla!



Edito solo per aggiungere che, se dovessi aver letto questo post nei giorni seguenti agli avvenimenti di sabato 19 e domenica 20, non devi sconvolgerti se non ho scritto nulla a riguardo. Scusami se lo trovi poco rispettoso, ma sono più del "partito del silenzio": ogni mia parola risulterebbe scontata e banale...

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